La scrittura è un atto che comunica un pensiero, un’informazione e come tale è fatto in modo cosciente.
Per Robert Olivaux, psicologo e grafologo francese, la scrittura “è un fenomeno in evoluzione costante la cui maturazione può essere interrotta da diversi ostacoli”. La rieducazione della scrittura, detta anche grafoterapia, è una rieducazione grafomotoria che permette il recupero del gesto grafico finalizzato alla scrittura. Pur non avendo implicazioni psicologiche, dalla sua corretta applicazione ne possono derivare comunque benefici psicofisici.
Come riconoscere una scrittura disgrafica?
Quando guardiamo una scrittura è importante fare attenzione a quelli che Ursula Avé Lallemant, psicologa dei bambini e grafologa di fama internazionale, chiama segnali di allarme. Se la scrittura si presenta poco leggibile, lenta, con un controllo non adeguato del gesto grafico, se trasmette una sensazione di disordine, confusione, disarmonia generale, se è presente una disorganizzazione degli spazi e delle forme, oppure se lo scrivente avverte dolore nello scrivere per una eccessiva tensione muscolare della mano e del polso allora si può ipotizzare di essere davanti a una scrittura disgrafica.
Non è necessario che siano presenti contemporaneamente tutti questi aspetti ma è sufficiente la presenza di uno solo di questi per poter “diagnosticare” una disgrafia e programmare di conseguenza un percorso adeguato di rieducazione atto a ripristinare le funzioni primarie della scrittura come la comunicazione, il rappresentare la propria personalità e l’espressione del proprio pensiero.
Su cosa si basa la rieducazione del Gesto Grafico?
La rieducazione del Gesto Grafico è un percorso che il grafologo rieducatore del Gesto Grafico e il bambino portano avanti insieme in un rapporto di fiducia. Solo così si può lavorare con le giuste motivazioni e con tutti gli elementi necessari per ricostruire una buona grafia. Il primo passo prevede di resettare le forme e i gesti grafici sbagliati per effettuare un nuovo imprintig sul soggetto da rieducare. In questa prima fase del trattamento si propongono esercizi di rilassamento e distensione accompagnati da esercizi di respirazione controllata, esercizi di pre-grafismo, recupero di una postura più adeguata per scrivere (della mano in particolare ma anche del braccio e del corpo). L’obiettivo? Il recupero graduale di una scrittura spontanea, automatizzata, veloce, facile. Gli esercizi di rilassamento e distensione sono finalizzati ad aiutare il bambino a conoscere e sperimentare stati di distensione in modo che egli possa utilizzare queste tecniche in situazioni di tensione o stress.
Con esercizi di pre-grafismo si intende far eseguire al bambino forme prescritturali di volta in volta più complesse ottenendo così un miglioramento della scrittura senza agire direttamente su di essa.